Continua il nostro camino condiviso grazie a queste poche righe.
Questa settimana voglio raccontarvi come purtroppo grandi necessità della gente, in
particolare di donne e bambini, ci piombano addosso e ci responsabilizzano dinnanzi a tanto
dolore.
San Francesco quando vedeva un povero guardava subito a se stesso, al suo abito, al suo
mantello, ai suoi sandali e diceva: “Dobbiamo restituire a quel povero il suo abito, il suo
mantello e i suoi sandali”. E se un fratello gli diceva: “Francesco ma sono stati fatti per te, sono gli unici che tieni…”, lui rispondeva così: “Sia mai che venga indicato come ladro, forza
restituiamo quello che non è nostro…”.
Meraviglioso è pensare che tutto quando abbiamo ricevuto non è solo frutto dei nostri meriti
ma, nel mio caso in specialmente, tanti dei meriti sono dei miei genitori, della famiglia, dei
nonni e persino della società in cui sono nato e non ho scelto di nascervi. Così anch’io sento il dovere di dire a questa gente: “Qui proveremo almeno a trovare una soluzione al tuo
problema”.
Così dieci giorni fa abbiamo mandato a scuola 4 ragazzini analfabeti grazie a 4 adozioni a
distanza. Poi l’amica suor Patricia mi ha portato altre 5 situazioni drammatiche e ben 4 siamo ora riusciti a sistemarle.
Mentre voglio raccontarvi di ieri.
Arriva una donna di circa 35 anni, mia coetanea. Racconta di essere stata abbandonata dal
marito. Inoltre ad averla abbandonata con i suoi 4 figli le ha anche lasciato un debito con la
banca di 5.000.000 di scellini ugandesi. Per capirne meglio la gravità basta dire che lei riesce a guadagnare settimanalmente tra le 60.000 e le 80.000 scellini. E con questi soldi dovrebbe dar da mangiare ai figli e mandarli a scuola. Impossible e drammatico davvero, rischia di perdere la casa e di finire tutti e 5 in strada.
Davanti a certe situazioni mi chiudo in cappellina, prego e non dormo la notte.
Dico grazie a Dio per quanto ho ricevuto nella vita.
Chi volesse farsi prossimo mi contatti al n° personale +393334871377 su WhatApp, o mail
albeta@hotmail.it, insieme potremo accompagnare nuove Vite.
Giorgio, Marta e baby Anita
Pace e bene.
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